Oggi è la volta di conoscere meglio Leonardo Saroni.
Leonardo, raccontaci un po’ più di te.
S. Mi chiamo Leonardo Saroni e lavoro in Booking.com dal 2008. Sono un appassionato di internet marketing, oltre che investitore e coach per business digitali.
Leonardo, sicuramente lavorare in Booking.com ti ha dato, probabilmente prima di altri, la possibilità ed anche l’opportunità di cogliere il cambiamento nel settore del turismo e del turismo digitale.
S. Credo che da un punto di vista digital il cambiamento piu’ importante sia dovuto all’evoluzione del comportamento degli utenti e delle loro aspettative. 10 anni fa ci si focalizzava quasi esclusivamente sulla generazione di traffico e visibilita’ dando scarsa importanza alla User Experience.
Mi ricordo che anche il contenuto veniva spesso creato con l’ottica di posizionarsi sui motori di ricerca mentre oggi sia il contenuto che la UX sono alla base di una strategia di marketing vincente.
E quale è stato il tuo approccio nei confronti del turismo digitale?
S. Inizia 20 anni fa, quando insieme a mio padre (albergatore) decidiamo di promuovere dei nostri appartamenti per vacanza in Toscana attraverso portali stranieri.
Eravamo ancora al tempo delle vecchie directories e siti di classified ads. Ci accorgiamo che il modello funziona e decidiamo di creare qualcosa di analogo in Italia, e cosi nel 2001 nasce Eurovacanza.com. Per me e’ stato un “playground” che mi ha fatto appassionare alla Search es al mondo delle affiliazioni, diventando uno dei principali partner italiani di Bookings.nl (oggi Booking.com).
Nel 2008, dopo l’universita’, decido di mettermi in gioco proprio in Booking.com, come responsabile partnership per il mercato Italiano.
Nel 2011 ho avuto l’opportunita’ di spostarmi ad Amsterdam dove in questi anni ho diretto diversi team di digital marketing e di prodotto, e in particolare sono orgoglioso di aver creato da zero e sviluppato per tutti questi anni il team responsabile per la SEO a livello mondiale.
Leonardo hai fatto davvero grandi passi all’interno di Booking.com, coniugando la tua passione con il tuo lavoro.
S. Sì, diciamo che rimboccarsi le maniche e lavorare duramente alla lunga ripaga sempre.
Adesso però sicuramente molti si chiederanno cosa ti abbia spinto ad accettare l’invito di Digito e cosa ti aspetti da quest’esperienza?
S. Anche se vivo in Olanda sono estremamente attaccato all’Italia e quindi mi aspetto di conoscere e condividere esperienze con colleghi che si occupano della promozione del nostro territorio.
Non nascondo che anch’ io ho come obiettivo quello di tornare in Italia e mettere in pratica quanto appreso all’estero per il beneficio del nostro paese.
E poi devo ammettere che, dietro l’invito di Digito, c’e’ stato lo zampino di William Sbarzaglia, che parlandomi dell’evento mi ha incuriosito cosi tanto da non potermi tirare indietro! Inoltre non sono mai stato in Sicilia (faccia arrossata dalla vergogna) e l’opportunita’ di condividere la mia esperienza unita alla possibilita’ di conoscere una regione di cui tutti mi parlano meravigliosamente mi e’ sembrata una proposta che non si possa rifiutare.
Diciamo allora che c’erano degli ottimi argomenti per farti accettare.
Ma ritorniamo a parlare di turismo digitale… secondo te, dalla tua esperienza, su quali leve dovremmo puntare e quanto incidono i dati in una strategia a lungo termine e questo come lo potremmo inserire in un processo di storytelling per attirare il mercato straniero?
S. Diciamo che
Adesso abbiamo un medium che permette di raggiungere un target molto piu’ ampio, molto piu’ velocemente. Allo stesso tempo questo ha portato piu’ competizione, dando la possibilita’ anche ad altri paesi di farsi conoscere e promuoversi.
Ed in tutto questo i dati ci aiutano a capire che cosa gli utenti cercano, a sviluppare il nostro prodotto sulla base delle lore preferenze e, cosa non da poco, a basare le nostre decisioni su fatti e su non opinioni!
Cosa ti auguri che possa cambiare per essere sempre più competitivi?
S. Mi auguro che ci sia una maggiore sensibilizzazione sulle vere metriche da utilizzare per misurare i risultati delle proprie campagne.
Spesso ci si focalizza ancora troppo su ‘vanity metrics’ a discapito di metriche che ci dicano effettivamente quanto ci e’ costato generare un lead o portare un cliente a casa!
Siamo purtroppo arrivati alla fine di questa bella chiacchierata ma non prima di lasciarci con i prossimi tuoi eventi, oltre a Digito.
S. Dopo Digito, saro’ ad InOrbit in Slovenia il 15 marzo!
Leonardo ti seguiremo via tweet anche da lontano ma prima ci vedremo sabato a Digito.