BIT, la Borsa Internazionale del Turismo. La fiera, l’esposizione, i convegni, l’appuntamento fondamentale per chi cerca idee e dritte di viaggio, l’Evento imperdibile per chi vive di turismo, ma anche molto di più. Forte di un’esperienza di ben 37 anni, la BIT ha visto crescere ed evolvere il mondo del travel, metà volano e metà studiosa di questi cambiamenti. La BIT è una storia che merita di essere raccontata.
Anche quest’anno si è confermata l’unica manifestazione italiana che raccoglie oltre 2.000 aziende e 1.500 buyer internazionali su 4 macro aree espositive: Leisure, MICE, ma anche Luxury («ogni 8 euro spesi nel travel nel mondo, 1 è per un viaggio di lusso» secondo IE Premium and Prestige Business Observatory) e Destination Sport, dedicata agli appassionati dell’outdoor. Numeri importanti che confermano il suo ruolo significativo nel panorama delle travel exhibition internazionali.
Quest’anno in una cornice nuova, meno diluizione e più sostanza. Potevo mancare? Assolutamente no e me la sono goduta fino in fondo! Erano lì gli operatori turistici di tutto il mondo, da Cuba alla Turchia, dall’India alla Romania, dal Perù alla Croazia. È bastato fare un passo dentro FieraMilanoCity, l’innovativo quartiere fieristico di Milano, per ritrovarsi in un centrifugato di lingue, culture e sapori diversi. Per il ricco pubblico di visitatori sono stati pensati tre percorsi di visita dedicati ad aree tematiche in forte crescita:
- A Bit of Taste, riservato al turismo enogastronomico. Uno spettacolo per gli occhi e per il palato fatto di degustazioni, show cooking e presentazioni dei top chef di APCI (Associazione Professionale Cuochi Italiani);
- Be Tech, la grande piazza popolata dai principali operatori del mondo digital;
- I love wedding, dedicato ai viaggi di nozze e a tutto il settore del Destination Wedding.
La Sicilia c’era e si vedeva. Un grande padiglione al centro della sala e sempre affollati gli stand di Noto, Siracusa, Avola, che, insieme a Cefalù, hanno optato per una presenza indipendente. Con grande orgoglio è stato presentato in anteprima il video in Lingua dei Segni che narra le bellezze della nostra terra. Un progetto ambizioso realizzato da Sicilia Turismo Per Tutti che rappresenta un significativo passo avanti per la nostra ospitalità realmente accessibile a 360 gradi.
E sulla filosofia “la formazione salverà il mondo”, il ricco programma convegnistico si è dimostrato all’altezza delle aspettative. Mirati momenti di approfondimento dal carattere pratico, studiati per offrire operatori una vera e propria “cassetta degli attrezzi” sui trend più caldi del mercato turistico di domani.
Ad aprire le danze è stata l’Associazione IgersItalia, che da anni s’impegna nella promozione del territorio attraverso la mobile photography e Instagram.
E poi disintermediazione, revenue management, OTA e tutti gli argomenti più interessanti per chi si occupa di turismo oggi. Un filo conduttore comune: l’esperienza. È questo che i viaggiatori cercano ed è questo che gli operatori devono offrire, reinventando il proprio prodotto, customizzandolo il più possibile alla propria clientela e comunicandolo nei modi e con i mezzi giusti. Perché i turisti che non si accontentano più di “visitare”, vogliono immergersi nella destinazione con tutti i cinque sensi. E chi meglio dell’Italia può proporre un viaggio-esperienza di questo tipo?
In un mondo in cui tutto è virtuale, dove nuove personalità si affacciano continuamente in una cornice in perenne evoluzione, avere la possibilità di scambiare quattro chiacchiere lontani dagli schermi, associare dei volti a un logo, discutere lontano da aule affollate sono occasioni imperdibili d’incontro, di scambio di esperienze e di arricchimento reciproco.
La BIT è una storia che merita di essere raccontata e io lo farò ancora. Il prossimo anno, forte di nuove consapevolezze e carica di nuove aspettative.