Intercettare le ricerche dei tuoi potenziali clienti, donare informazioni utili, raccontare il territorio e diventare un punto di riferimento. Tutto questo, puoi ottenerlo con un blog. Vuoi saperne di più? Continua a leggere.
In una società sempre più digitalizzata, essere presenti su Internet diventa assolutamente necessario per ottenere la giusta visibilità e ambire a competere con le più grandi catene alberghiere. Sì, forse ho volato un po’ troppo in alto, ma vorrei farti riflettere, sul serio, riguardo l’importanza di una buona comunicazione. E non parlo solamente dei social network o delle recensioni su TripAdvisor. Né tantomeno della presenza su portali come Airbnb, Trivago, Booking, etc.
Attenzione, non voglio assolutamente dirti di eliminare i tuoi profili dai suddetti portali. Trivago e company ti danno comunque una visibilità adeguata. Eppure, lavorando sul tuo sito web potresti ottenere prenotazioni extra (senza provvigioni da sborsare).
Abbiamo visto come la local SEO possa aiutarti nelle ricerche locali, legate al tuo business. Se, ad esempio, qualcuno cercasse “hotel”, e si trovasse proprio nella tua città, con una buona pagina My Business (e se si trova entro pochi chilometri dalla tua struttura), con molta probabilità vedrà la tua scheda tra i risultati restituiti da Google.
E se il turista in questione, cercasse informazioni sulla meta, prima di prenotare la sua vacanza?
Quali sono i monumenti da vedere? E la movida notturna? Uh, credo che cercherò informazioni riguardo eventi culturali o spettacoli teatrali.
Tante domande. Domande a cui tu puoi dare una risposta. Come? Con un blog… Il tuo blog.
Intercetta una domanda
Prima ancora di mettere le mani sulla tua tastiera e lasciare che il flusso di pensieri scorra rapido in sequenza, parola dopo parola, devi sapere cosa scrivere. Devi conoscere quelle famose domande che brulicano nelle menti dei tuoi potenziali ospiti.
Per trovare le giuste risposte, non devi essere un indovino. Esistono, infatti, degli strumenti che Google (e non solo) mette a nostra disposizione, per comprendere quali siano gli argomenti più interessanti da trattare su un blog.
Ti faccio subito un esempio pratico:
Hai mai provato a cercare qualcosa su Google e seguire i suoi suggerimenti? In questo screen, io ho digitato “cosa fare a palermo”. Il motore di ricerca mi suggerisce una serie di ricerche correlate alla mia domanda, provando a prevedere la mia intenzione.
Questo strumento di Google, si chiama Suggest, e può, insieme a Keyword Planner, diventare un ottimo strumento per strutturare un piano editoriale efficace.
Non vorrei mettere troppa carne al fuoco, ma l’argomento blog è complesso. Il piano editoriale è un documento dove organizzare le pubblicazioni del tuo blog: titolo del post, data di pubblicazione e chiave di ricerca da intercettare.
Chiusa questa piccola parentesi sul piano editoriale, Keyword Planner è un altro strumento di Google che devi conoscere (e utilizzare). Prova a cercarlo su Google, è il primo risultato! 😉
Per utilizzare i servizi di Keyword Planner, è necessario avere un account Google, e accedere con le proprie credenziali.
Una volta effettuato l’accesso, potrai iniziare subito a chiedere a Google quali sono le ricerche effettuate dalle persone. Tra l’altro, sai qual è il bello? Che puoi variare alcuni parametri, e cambiare la lingua di chi effettua la ricerca o il paese dal quale proviene la suddetta ricerca.
Insomma, puoi capire quanti londinesi abbiano voglia di passeggiare a Palermo, in un giorno di pioggia.
Naturalmente, Google non è l’unico strumento a tua disposizione. Per comprendere cosa può essere realmente interessante per un turista, devi calarti nei suoi panni.
Tu, prima di organizzare un viaggio, immagino cerchi informazioni: fonti sicure riguardo il clima, ragguagli sul traffico, etc.
Ecco, il buon senso e l’intuizione sono due strumenti ben più validi. Google ti dice se la tua intuizione è buona o meno.
Dona informazioni utili
Non basta intercettare le domande dei tuoi potenziali clienti, bisogna dargli informazioni utili. Questo cosa significa?
Se cerco “cosa fare a palermo quando piove”, conoscere i dati sulle precipitazioni potrebbe non interessarmi. Viceversa, un itinerario alla scoperta dei Qanat – antichi tunnel sotterranei, sparsi sotto la città di Palermo – potrebbe incuriosirmi.
Anche in questo caso, si tratta di calarsi nei panni del turista. Un turista che deve essere affine al tuo tipo di struttura. Se hai un hotel per famiglie, il tuo blog dovrebbe comunicare (solo) a loro.
Le informazioni che una mamma con bambini a seguito reputa utili, non sono le stesse di un cicloturista. E, anche in questo caso, vige la logica. Ma confido nella tua conoscenza del settore. Del resto, chi meglio di te può conoscere i bisogni dei tuoi clienti? Nessuno.
Racconta il tuo territorio
Nessuno conosce il tuo “pubblico” meglio di te. Allo stesso modo, chi può raccontare il tuo territorio? Aneddoti, leggende, tradizioni e miti. E ancora, ricette tipiche, sagre, eventi e feste popolari.
Tutto ciò che ruota attorno al tuo territorio, può essere raccontato dal blog. E un buon racconto è sempre apprezzato. L’importante, anche in questo caso, è dare informazioni che siano coerenti all’argomento che hai intenzione di trattare.
Di seguito, tre esempi di strutture ricettive, che hanno compreso quanto sia importante (ed efficace) raccontare il proprio territorio:
Con un blog puoi diventare un punto di riferimento
Sì. Con un blog puoi davvero intercettare traffico qualificato, attrarre visitatori e diventare un punto di riferimento. Se poi, al blog, unisci un servizio ottimale e un unique selling proposition memorabile, avrai fatto bingo. Ma quello dipende soprattutto da te e dall’esperienza che sarai in grado di vendere (e comunicare)… Ché il viaggio è soprattutto esperienze e sensazioni.