Passiamo a conoscere oggi a Federica Miceli
Non tutti sanno che io conosco Federica personalmente e professionalmente, quindi averle chiesto di prendere parte a Digito è stato per me come giocare in casa con amici, ma non tutti da questa parte della Sicilia ancora ti conoscono, sveliamo a tutti cosa fai e chi sei!
M: Ciao a tutti! È un piacere per me collaborare con altri validissimi professionisti del settore per un evento così importante per la Sicilia. Sono Federica Miceli, Social Media Strategist per vocazione, passione e professione. Il viaggio ha sempre avuto un ruolo fondamentale della mia vita e trasformarlo nella mia professione credo sia stata un’evoluzione naturale, per questo ho prima studiato lingue straniere e comunicazione internazionale e mi sono poi specializzata in economia del turismo. Occuparmi di comunicazione digitale per il turismo è stata poi la quadratura del cerchio, perché sono convita che i rapporti umani risiedano alla base di tutto, nella vita, nel marketing, nel lavoro.
Federica con me su questo spalanchi veramente un portone già ben aperto, perché io ho scelto come te di lavorare e di fare della mia passione, il marketing digitale, la mia professione, anche lontano da casa, scontrandomi a volte con una realtà sorda ai cambiamenti.
Ci hai detto che ti occupi di turismo, di turismo digitale, e lavorando a stretto contatto con molte realtà del tuo territorio, ah ricordiamo a tutti che tu vieni da un altro angolo meraviglioso della Sicilia, da Siracusa, ti sarà capitato di seguire delle realtà in cui si faceva fatica a far coinciliare sia l’aspetto innovativo che quello legato alla tradizione?
M: sì, sicuramente, ma innovare significa letteralmente alterare l’ordine delle cose stabilite per fare cose nuove. È chiaro che senza tradizione non esiste innovazione! L’innovazione è il cuore della crescita e dello sviluppo economico e questo non può avvenire senza un solido legame con il territorio e il suo background culturale, soprattutto nell’ambito turistico. Soltanto prendendo spunto dalle nostre tradizioni possiamo trovare gli elementi distintivi che possono definire in modo netto il nostro posizionamento e offrire un prodotto/servizio innovativo e di successo. Eh sì, come dicevi prima, vengo e lavoro molto spesso nel mio territorio, ma non credere che sia tutto rose e fiori, specie nel settore turistico. Di sicuro l’ambito turistico negli ultimi anno ha subito una vera e propria rivoluzione. Le porte di accesso alla destinazione o semplicemente all’attività turistica non sono più solo quelle fisiche e questo è un vantaggio che deve essere consapevolizzato, colto e sfruttato al meglio. Il viaggio è da sempre impregnato di spirito di condivisione (prima, durante e dopo l’esperienza) e in Rete, volenti o nolenti, ci siamo tutti. .
Il nostro lavoro è tra i più ambiti e non senza ragione. Gestire la strategia di comunicazione di una destinazione o di un’attività turistica online è un’attività che si può svolgere da qualsiasi angolo del mondo, purché si abbia un computer e una connessione wi-fi. A mio avviso, tuttavia, un legame con il territorio è necessario oggi come in passato, perché ci sono specificità contestuali e sociali che non possono essere appiattite da un approccio standard, freddo e distaccato.
Mi trovi assolutamente d’accordo e di certo chi ti conosce, sa bene quanto le tue parole siano vere e sincere. Alla base del nostro lavoro c’è sicuramente un approccio molto più legato al territorio rispetto probabilmente a prima, ma questo non rischia secondo te di perderci come professionisti? Perché magari si è troppo legati ad un territorio e si rischia di non far emergere la nostra vera identità di marketer digitali?
M: Claudia, no, questo non lo credo, paradossalmente il mio unico timore, se di timore possiamo parlare, è di sentirmi arrivata e procedere in modo automatico: questo è sicuramente il pericolo da cui sfuggo. Ho scelto questa professione per la sua dinamicità e per l’ambiente sempre imprevedibile sul quale opero. Vedo nascere ogni giorno nuovi professionisti del settore e la cosa mi entusiasma perché vuol dire che ci sono sempre nuove idee in campo ma la cosa che da “veterana” raccomando sempre è il non lavorare meccanicamente e mettere sempre in risalto il lato umano perché è questo che ci rende unici. E poi,
Adesso anche il nostro pubblico inizierà a conoscere Federica Miceli ed a seguirla anche sui social.
Il presente e il futuro di Federica Miceli cosa riservano?
M: La mia azienda, Social Media Change, sarà una rete aperta di collaboratori dove tutte le professionalità verranno messe a sistema con .
La Sicilia ha tanto da dire e lo farà nel modo più innovativo ed efficace!
Adesso raccontaci cosa ti ha spinto ad accettare di partecipare per la prima volta ad un seminario sul turismo e web a Castellammare del Golfo? Come ti ho convinto (ammesso che ce ne sia stato bisogno)? Sveliamo come ti ho convinto?
M: Una chiacchierata in chat tra due lavoratrici stakanoviste ancora al pc a mezzanotte! Appena Claudia Malva mi ha accennato il progetto, ho accettato con entusiasmo senza pensarci due volte. La Sicilia ha molto bisogno di occasioni di fare rete come questa che permettano l’incontro tra professionisti del settore e diano vita a scambi di cui il territorio può solo beneficiare.
Ora capirete perché ho chiesto subito a Federica di partecipare, perché chi ama il nostro lavoro così tanto, vede solo grandi occasioni ed opportunità anche a km di distanza. Ma conoscevi già Castellammare del Golfo?
M: Essendo una frequentatrice assidua di Instagram non potevo che conoscere questo angolo di paradiso. Adesso però è tempo per me di visitarlo, immortalarlo e diffonderne la bellezza!
Bene e noi vogliamo proprio questo, raccontare il territorio in modo nuovo ed alternativo. A proposito di questo, noi spesso ci ritroviamo a parlare di quanta fatica a volte un’azienda, ma in generale un territorio faccia fatica a raccontarsi sul web, secondo te perché? Perché ancora molte aziende hanno così tante remore?
M: Credo sia più un problema di dimestichezza che di fiducia. Il Web viene percepito come un enorme contenitore di tutto che ti si può riservare contro da un momento all’altro. I territori si sentono esposti e vulnerabili e non avendo piena padronanza del mezzo fanno un passo indietro. Questa “ingenuità” potrebbe diventare in realtà un ottimo approccio per affacciarsi in questo mondo, mostrando ciò che si è in modo trasparente e naturale, ma senza cadere nella superficialità. L’apparente informalità di questi contesti virtuali non deve indurre a credere che si possa agire efficacemente in essi senza inquadrare la propria strategia di comunicazione all’interno di un piano di marketing completo e coerente.
Io sono stata colpita dal tuo grande entusiasmo e cosa ti aspetti da quest’esperienza?
M: Una crescita umana e professionale importante. Sono sicura che avrò molto da imparare da tutti i presenti e, come spesso succede in queste occasioni, tornerò a casa con la testa piena di idee, nuovi progetti e molte consapevolezze in più.
Adesso è giunto il momento dei saluti e ci lasciamo (ma è solo un arrivederci) con i prossimi
appuntamenti di Federica Miceli e con i suoi eventi.
M: È stato un vero piacere! Ci vediamo a Digito il 5 novembre ☺